Personaggi | 04 maggio 2024, 18:53

Omar Codazzi: vi racconto chi sono, tra pubblico e privato

Mancano meno di due settimane al debutto della nuova formazione e Omar ha voluto concedere qualche piccola anticipazione

Omar Codazzi: vi racconto chi sono, tra pubblico e privato

La musica e la famiglia. I sacrifici e la gavetta, e poi l'incontro con Adele, che gli ha cambiato la vita. 

Omar Codazzi si lascia andare ai ricordi e racconta il percorso umano e professionale che lo ha fatto diventare l'artista apprezzato e acclamato e che ora si appresta al dubutto con la nuova band.

L'intervista integrale, in onda lunedì 6 maggio alle 8.10, sarà anche disponibile nella sezione podcast dell'app di Radio Liscio, dove si possono trovare tutte le interviste che ogni giorno saranno realizzate.

Ecco un'anticipazione dell'incontro con Clara Taormina nella rubrica "Un caffè con l'artista".

Clara: Mi piacerebbe conoscerti meglio. Basta aprire internet per sapere tutto di te, ci sono pagine e pagine di informazioni, interviste, notizie. Allora io chiedo a te direttamente di presentarti, di dirci chi è Omar Codazzi.

Omar: Omar Codazzi è un carrozziere che canta, nel senso che faceva semplicemente un lavoro come tutti. Allora avevo sempre la mia radio accesa. Quindi io mentre lavoravo cantavo, cantavo in ogni momento della giornata. Finchè un giorno è venuto un cliente come tanti e m'ha detto "Cavolo, non canti male, perché non provi a presentarti a Franco Bagutti che sta cercando il cantante?" E così mi procura l'appuntamento e inizia la storia.

Clara: Ma il talento da dove arriva? Tu hai familiari cantanti o musicisti?

Omar: Mio papà e mio nonno facevano parte della banda del paese. Io non ho mai conosciuto mio nonno perché quando sono nato purtroppo era già mancato, mentre mio papà aveva questa passione del canto. Insomma questa cosa nel sangue mi è stata trasmessa sicuramente da lui.

Clara: Quindi il tuo sogno di cantare l'hai realizzato, ma a quale prezzo?

Omar: Ci vuole tanta passione e tanto amore in quello che fai, allora ti pesa pochissimo. Poi per me è stata tutta una vita nuova e quando tornavo a casa dalle serate danzanti che si facevano in giro per tutta Italia, avevo il sorriso. Vedevo i miei amici di paese che si alzavano per andare a lavorare mentre io tornavo a casa. Io facevo colazione, dicevo buon lavoro, vado a letto, e loro mi mandavano a quel paese. E' stato un cambiamento di vita radicale.

Clara: E sacrifici.

Omar: Io e Adele abbiamo avuto pochissimo tempo per stare con Aurora, nostra figlia, perché eravamo partiti con una situazione nuova, avevamo tantissimi debiti e quindi abbiamo dovuto lavorare tanto tanto tanto, trascurando la cosa più importante della nostra vita che è nostra figlia. Lei viveva con i nonni e noi abitavamo in un altro paese. Poi c'è stata questa occasione di partecipare in RAI al programma di Antonella Clerici Standing Ovation. Così ho avuto il piacere di cantare con mia figlia e stare quattro mesi con lei.

Clara: Ma raccontaci del tuo incontro con Adele.

Omar: I genitori di Adele venivano sempre a sentirmi, finchè un giorno mi hanno presentato la loro figlia. Appena si è girata e ci siamo guardati in faccia è scattato un qualcosa, un colpo di fulmine. E quindi tutta sera, mentre cantavo cercavo il suo sguardo e lei il mio. Insomma è nato tutto lì e sono passati 25 anni.

Intanto mancano dieci giorni al debutto della nuova formazione e Omar ha voluto concedere qualche piccola anticipazione. 

Appuntamento lunedì mattina alle 8.10 e in replica alle 16.15.

Per accedere al podcast potete anche cliccare qui sotto:

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